domenica 18 novembre 2012

La "Mission" di un Ristorante Agrituristico in Toscana.

Premetto che sono un  fervente sostenitore della tradizione.
Mi sono sempre battuto per la valorizzazione dei prodotti della nostra terra  e della cucina “della nonna” a base di pici fatti a mano,ribollita ecc. e non voglio rinnegare questa linea, ma mi pongo una domanda:  quando la gente va al ristorante non è che finisce per trovare sempre gli stessi piatti?   
Mi riferisco naturalmente ai Ristoranti Agrituristici, cioè quelli che per legge devono usare le materie prime prodotte in azienda o nel territorio circostante.
La Cinta Senese

Non vorrei, in altre parole, che quella che e’ una caratteristica  che ci differenzia dagli altri ristoranti  “tradizionali” diventasse un boomerang che ci porta all’omologazione.

Sono fortemente tentato di introdurre  nuove ricette a Palazzo  Bandino che derivino sempre dalla tradizione contadina, ma di altre zone.

Ho amici nel modenese e nel mantovano e lo scorso anno mi sono fatto dare delle piantine di zucca e le ho piantate nell’orto, “naturalizzandole” toscane.

La zucca per i modenesi e i mantovani sono state quello che  sono state le castagne e i funghi  per gli amiatini o la farina di grano, i fagioli e il cavolo nero per i nostri contadini o la farina di neccio e i "panigacci" per quelli della Lunigiana  e della Garfagnana, cioe’ un modo per svernare e mettere a tavola famiglie numerose.

Zucca e Melograne


Tornando alle zucche, in questi giorni abbiamo preparato  delle chips  e dei dolci a base di questo ortaggio riscuotendo favorevoli commenti.

Mi piacerebbe conoscere cosa ne pensano di questo aspetto gastronomico  gli amici che ogni tanto entrano nel nostro blog  in quanto si potrebbe aprire una discussione anche sul vino, sul pane  e su quel mostro sacro della tradizione culinaria che e’ la carne di chianina.

Vino: quali sono i gusti dei giovani su questa bevanda?  E’ sempre vangelo quello che diceva un importante estensore di una primaria guida enologica parlando del Brunello di Montalcino quando diceva che dopo tre anni di invecchiamento aveva il colore del sangue di un piccione.
Chi conosce il nostro sangiovese sa che il colore non e’ la prerogativa primaria del nostro vino e che dopo  tre anni di botte il colore  va sul rosso mattone a meno che come avviene nei super tuscan non si aggiunga Cabernet e Merlot , ma questo nel brunello e’ proibito, infatti poco dopo l’articolo arrivo’ lo scandalo  di quel vino.
Rosso Di Montepuciano e Funghi Porcini
Oggi con il problema dei punti  della patente e della concorrenza della birra, quale tipo di vino vogliono i giovani?

Pane: credo che il nostro pane sia uno dei meno appetibili d’italia, vale la pena ricercare farine, ingredienti e lievito diversi, magari pescando nella tradizione di altre regioni?
Il Nostro Pane
Per i carnivori:non sarebbe interessante fare delle degustazioni comparative tra le carni del nostro gigante bianco e quelle dell’Aberdeen Angus il vitello di origine irlandese che rappresenta la carne piu’ diffusa al mondo?

La Chianina
L'Aberdeen Angus








Nessun commento:

Posta un commento