venerdì 23 novembre 2012

Il Cippato: una fonte di energia..."profumata".

Circa un anno fa iniziammo a usare il cippato come combustile per produrre acqua calda per gli usi sanitari e per il riscaldamento di tutto l'agriturismo.

Dopo un primo periodo di assestamento durante il quale abbiamo "rodato" questo nuovo sistema, abbiamo acquistato una macchina per trasformare il legname in chips, cioè  piccole scaglie di legno da bruciare nella caldaia.

E' così che il legname che accumuliamo attraverso potature della vigna, dell'oliveto e del giardino va a finire nel cippatore insieme alle ripuliture dei fossi e a tutto il legname "di scarto" che via via ci capita.

Il vero successo dell'operazione credo sia stato proprio questo e cioè, in primo luogo, utilizzare del materiale che altrimento avrebbe costituito un "rifiuto" e come tale avrebbe dovuto essere  smaltito e, in secondo luogo, produrre energia in quantità tale da soddisfare ampiamente le necessità di calore di tutta l'azienda.
Legna da cippare
E le necessità non sono poche: acqua calda e riscaldamento per 9 appartamenti, 4 camere e casa nostra, oltre che il riscaldamento (medio a 35 gradi) nel centro benessere con 2 vasche da idromassaggio di cui una esterna ad una T° costante di 37,5 gradi.
Cippatrice All'Opera
 L'aspetto economico della gestione è stato del tutto soddisfacente: abbiamo consumato circa 1,5 metri cubi di cippato al giorno, con un risparmio insperato rispetto alle tradizionali fonti energetiche (gas, gasolio ed elettricità).
Oltre a questo non si può non far presente la grande soddisfazione di usare un combustibile naturale e profumato, anzichè un sottoprodotto del petrolio intorno al quale si accapiglia mezzo mondo. Questo e' un aspetto monetizzabile?
Circa 2 mq di cippato (più o meno il consumo giornaliero della nostra struttura)
Al cippato si deve aggiungere la produzione (potenziale) di 20 KW per mezzo di celle fotovoltaiche.

Su questo argomento sono meno entusiata in quanto devo ammettere di non avere le idee molto chiare per lo meno sul ritorno economico di un ingente investimento che "sulla carta" dovrebbe dare il pareggio in 7/8  anni. E' un conteggio fatto su contributi erogati da enti vari e questo "a pelle" non mi affascina. 

Non riesco a capire l'entusiasmo che c'è intorno al fotovoltaico (che oltretutto rende più brutto il paesaggio) mentre nessuno sembra mostrare interesse sul cippato. Mistero...
Il cippato viene immagazzinato in una stanza adiacente alla caldaia per essere pronto alla combustione.





Nessun commento:

Posta un commento